AZIONE O REAZIONE?

Dopo quasi 40 anni di ricerche, le evidenze scientifiche hanno portato finalmente alla luce gli effetti benefici delle pratiche meditative. In particolare si è visto come la Mindfulness agisca a livello fisico, cognitivo ed emotivo. Tutto il nostro essere viene quindi coinvolto attivamente durante la pratica stessa.

Seduti sul cuscino, una sedia o sdraiati possiamo sperimentare sensazioni di benessere generale in pochi minuti.

In particolare, la tecnica del body scan riesce davvero in pochi minuti a fare entrare il corpo in uno stato di rilassamento profondo mettendo a tacere il nostro sistema simpatico, in favore del sistema parasimpatico. Che cosa sono questi due sistemi?

Sono due sistemi di reti nervose autonome, ovvero che si attivano automaticamente, senza la nostra volontà. Il sistema nervoso simpatico viene definito “fight and flight”. Quando entra in azione, il nostro corpo lancerà dei segnali inequivocabili: pupille dilatate, battito cardiaco accelerato, blocco della digestione e salivazione, aumento della produzione di adrenalina e accelerazione del metabolismo. Percepiamo una contrazione dei muscoli. Siamo pronti a reagire! Il classico esempio che faccio è l’immagine dell’uomo preistorico che fugge di fronte al leone. Dritti verso la salvezza!!

Quando il pericolo si allontana e noi allentiamo la tensione, entra in azione il sistema parasimpatico, chiamato anche “rest and digest”. E ci rilassiamo…tiriamo un sospiro di sollievo!

Il cuore ritorna ad un ritmo normale, il metabolismo decelera, la digestione riprende, le pupille si restringono. Anche gli animali posseggono questi due sistemi nervosi, esattamente come noi. Basta osservare i loro comportamenti per capirlo.

A raccontarla così sembrerebbe tutto naturale, efficiente, perfetto. Ovviamente, al giorno d’oggi, il nostro pericolo non sarà più il leone che vuole mangiarci ma tutto quello che comunque rappresenta una minaccia per noi. Sia che riguardi un pericolo fisico che un pericolo percepito.

Nella nostra epoca, il sistema simpatico si attiva quando abbiamo a che fare con colleghi poco simpatici, con il capo esigente, con il traffico intenso, esami, riunioni importanti…la lista potrebbe andare avanti. Si attiva quindi la nostra reazione “fight and flight” e la cosa interessante è che ciò accade anche se solo immaginiamo di essere in pericolo. Il nostro corpo reagisce quindi come se stesse davvero accadendo quello che abbiamo immaginato.

Tuttavia, nelle situazioni sopra descritte, al giorno d’oggi non possiamo attivare la fuga. Ad esempio scappare nel bel mezzo di una riunione. Pertanto siamo costretti a frenare questa reazione, questo istinto alla fuga non lasciando spazio al sistema parasimpatico di entrare in azione per riportare la calma in noi. Ad una situazione di tensione, poi se ne aggiungerà un’altra e questo andrà ad alimentare il nostro livello di stress. Aumentandolo in via esponenziale.

Per far fronte a questo stato di sollecitazione cronica, la meditazione può essere di grande aiuto. Da’ al nostro organismo il tempo di riequilibrare la tensione logorante che accumuliamo e allo stesso tempo garantisce uno spazio di quiete alla mente, aiutandola a diventare forte alle sollecitazioni negative dall’esterno.

Spesso si pensa che la meditazione sia solo stare seduti in contemplazione. Esistono diverse tecniche di meditazione e se sarai interessato alla ricerca di quella che fa al caso tuo, sperimenta diverse pratiche per capire cosa è meglio per te.

La meditazione Zen è quella a cui sono più legata e quella che preferisco. Sicuramente non delle più facili ma senza dubbio la più potente.

Sono comunque una grande sostenitrice della pratica meditativa quotidiana e invito sempre i miei studenti a trovare uno spazio di silenzio quotidiano per ricaricare le proprie energie. Io lo trovo assolutamente essenziale per il mio benessere quotidiano.

Se non hai mai provato a meditare, parti dal sederti in una posizione comoda con la schiena dritta, gli occhi chiusi, mani alle ginocchia e inizia a contare i tuoi respiri in questo modo: Inspiro 1, Espiro 1. Inspiro 2, Espiro 2 e così via fino al numero 10. E poi da 10 a 1 allo stesso modo. Attenzione però: se un pensiero arriva a disturbarti, dovrai ricominciare da capo.

Inizia con fare questo esercizio tutti giorni per almeno una settimana. E osserva ciò che accade. Prima di addentrarti nel complicato mondo della meditazione, impara a concentrarti. Solo così potrai entrare in connessione profonda con te stesso raggiungendo una sempre e maggiore consapevolezza.

 

 

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