STRESS DA LAVORO-CORRELATO? ECCO LA SOLUZIONE!

Quante volte parliamo o abbiamo sentito nominare la parola stress?

 

Parlando con mio marito di filosofia e cambiamenti culturali importanti, abbiamo sottolinaeto come l’avvento delle Rivoluzione Industriale abbia radicalmente trasformato la società.

 

Dalle campagne la gente ha iniziato a spostarsi in città.

 

 

Il mondo stava cambiando radicalmente: da una vita rurale dove il ciclo circadiano la faceva da padrone, si passa ad un ritmo di vita stabilito da qualcun’altro.

 

Doversi adattare a stili di vita diversi, lavori ripetitivi, dinamiche relazionali aziendali mai esistite fino a quel tempo.

 

Con l’avvento dell’industrializzazione ecco nascere i problemi legati allo stress.

 

 

 

Ma al tempo non si sapeva cosa fosse lo stress legato al lavoro.

 

 

 

Dobbiamo aspettare il 1936 quando il fisiologo austriaco Hans Selye definì lo stress come la “reazione aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso”.

 

Interessante asserzione!

 

 

Da quel momento in poi si è iniziato a studiare maggiormente la relazione tra uomo e ambiente.

 

 

 

Oggi, con gli studi fatti e nuovi strumenti per studiare la psicologia umana possiamo parlare di stress lavoro-correlato.

 

Qualcosa che secondo me tutti noi abbiamo vissuto sulla nostra pelle almeno una volta nella vita.

 

 

Secondo la “European Agency for Safety and Health at Work”, lo stress lavoro correlato può essere definito come “la percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell’ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste”.

 

 

 

 

Una situazione di squilibrio che perdura nel tempo porterà a sintomi o disturbi come mal di testa, disturbi gastrici, nervosisimo, ansia, disturbi del sonno, sindrome da fatica cronica fino a casi estremi di burn out.

 

 

 

La European Agency for Safety and Health at Work è un’organizzazione il cui focus è il continuo miglioramento delle condizioni di vita lavorativa all’interno delle aziende localizzate nell’unione europea.

 

 

 

La loro missione viene portata avanti diffondendo una cultura e consapevolezza sulla prevenzione dello stress, analizzando statistiche, diffondendo linee guida, buone pratiche a tutte le persone d’interesse.

 

 

 

Nel mondo moderno esistono tanti rimedi allo stress e molti casi clinici dimostrano come lo yoga abbia effetti benefici su questo aspetto.

 

 

 

Una pratica di yoga e meditazione una o due volte a settimana è in grado di abbassare il livello di cortisolo e adrenalina andando quindi a creare un effetto calmante su tutto il sistema nervoso.

 

 

Meglio di qualsiasi antidepressivo, ma senza effetti collaterali!

 

 

 

Lo Yoga aiuta a gestire i momenti di stress, le emozioni, trasforma in positivo i pensieri negativi, migliorano i rapporti interpersonali, tra i tanti benefici. Inoltre aiuta con il mal di testa e disturbi del sonno.

 

 

Insomma, un vero toccasana!

 

 

 

Va da sé che portare la partica yogica in azienda potrebbe davvero sortire degli effetti solo positivi (facendo contenti i grandi capi)!

 

Dipendendti felici aiutano a far crescere l’azienda e non solo da un punto di vista monetario: fanno crescere l’azienda professionalmente.

 

 

 

Per un manager è importante soffermarsi sull’osservare il proprio posto di lavoro, osservare da lontano come uno spettatore e comprendere se davvero si respira benessere e armonia. Se ciò non avviene significa che qualcosa non sta andando come dovrebbe. Meglio correre ai ripari al più presto prima che degeneri.

 

 

 

Pensare allo yoga come mera attività fisica è riduttivo. E’ decisamente molto di più! Chi lo pratica già può testimoniarlo.

 

 

 

Insomma, non voglio togliervi il piacere della scoperta…

 

 

Se vi ho incuriosito, provate a sbirciare nel sito per comprendere meglio la magia dello yoga.

 

Contattateci per informazioni: hello@yobi.yoga

 

 

 

 

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