QUANDO LA MENTE, MENTE E CI CONFONDE

La mia insegnante Lorena diceva sempre: “La Mente, mente. Altrimenti la chiamavano Verità!”.

 

Ed è proprio così.

 

Avete mai analizzato i vostri pensieri, la loro qualità, le congetture, le menzogne dette a noi stessi, i sentimenti mascherati dietro falso perbenismo?

 

 

 

Diciamo quello che pensiamo o quello che gli altri si aspettano da noi?

 

E la domanda successiva che pongo è: siamo sinceri con noi stessi? E questo è il perno su cui ruota l’intera esistenza.

 

 

 

Spesso ci ritroviamo a recitare un copione scritto dalla famiglia, gli amici, la società, il posto di lavoro e con il tempo arriviamo a credere che è esattamente quello che crediamo sia giusto. Quello che dobbiamo essere noi, per essere.

 

 

 

 

Arriva però il punto in cui questo miraggio svanisce, il momento in cui quel copione non funziona più. Così ci ritroviamo soli, stanchi, assetati e disperati. Ripetendo a noi stessi: “Perchè proprio a me?”

 

 

 

Accampiamo scuse, incolpando gli altri delle nostre sventure e disagi, delle decisioni sbagliate che abbiamo preso lungo il corso della nostra vita. Ritrovandoci a mentire nuovamente a noi stessi.

 

 

 

Non serve a nulla praticare tutti i giorni, essere vegani, proclamare amore per tutti gli essere viventi e scendere in piazza a difendere i diritti civili. Se tutte queste azioni sono solo una facciata, serviranno solo a crescere il vuoto dentro.

 

 

Lo Yoga aiuta a trovare il proprio cammino ma non esistono scorciatoie: bisogna fare i conti con sé stessi. Se non impariamo veramente a guardarci dentro, le nostre parole ed azioni resteranno vane.

 

 

Chi crede che attraverso lo Yoga troverà tutte le sue risposte, è un illuso.

 

Ti dico una cosa.

La verità è che tutte le risposte che cerchi sono già dentro di te. La pratica serve solo a trovare il coraggio di affrontare il viaggio più pericoloso di tutti: la scoperta di chi siamo realmente.

 

 

 

A volte la risposta non è sempre piacevole, per questo rifuggiamo a questo quesito.

Accettarsi dunque è il primo passo a cui dovremo far seguire l’intento di “migliorarsi”.

 

 

 

Attraverso i sacri testi vedici possiamo superare il velo dell’ignoranza e approcciare un mondo che possa elevarci spiritualmente e personalmente.

 

Questo hanno fatto i grandi Maestri che li hanno redatti: ci hanno teso la mano per aiutarci a superare l’ignoranza che ci incatena alla sofferenza.

 

 

 

Il nostro compito è quello di reagire e squarciare il velo di menzogne che abbiamo tessuto attorno a noi.

 

 

Solo così saremo realmente felici.

 

 

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